mercoledì 17 febbraio 2016

Il buio oltre il web...Parte IV

What's the frequency, Kenneth?

Che cosa c'è di più rassicurante della tv accesa sul tuo programma preferito?
E se questa sicurezza venisse improvvisamente a mancare?
Siamo noi a guardare la tv o è lei che guarda noi?

Breaking Bad di Vince Gillian, Usa 2008-2013
    Lo scorso 15 febbraio 2016, sui canali della Pay tv Sky è apparso un messaggio che ha rapidamente mandato nel panico migliaia di italiani. "Dal 28 febbraio la visione dei canali Sky sarà interrotta. Chiamaci 800 180 916". 
Tutti gli abbonati si sono catapultati al telefono in preda all'ansia.
E dall'altra parte del filo nessuna risposta rassicurante.
Il segnale di occupato, il messaggio "il numero da lei chiamato è inesistente" , strane interferenze o una linea muta. Le telefonate si sono riversate quindi sui numeri verdi dell'assistenza dedicata. 
E tutto questo traffico ha mandato in tilt i centralini che in breve tempo sono diventati anch'essi irrintracciabili. 
Intanto, la banda blu con la scritta di "fine delle trasmissioni" imperversava sugli schermi di molte case italiane con la sua perentoria fissità, facendo montare l'ansia minuto dopo minuto.
    I giornali l'indomani parleranno di una vera ondata di panico di milioni di abbonati.
A poche ore dal messaggio però, dal suo sito internet, Sky ha rassicurato che si trattava di un semplice disguido tecnico, indicando all'utenza una semplice procedura per eliminare quella tediosa scritta.
L'azienda ha da subito smentito un attacco informatico anche se molti abbonati telefonando al numero in sovraimpressione riferiscono di non aver trovato un call center.
Con grande sorpresa dall'altra parte si sentivano le voci di altri utenti che chiamavano per lo stesso problema.
In pratica ci si chiamava a vicenda.
    Come andrà a finire questa strana storia? 
Sapremo mai la verità?
Attacco informatico o interferenza?
Terminato il panico iniziale, Sky ha subito archiviato la pratica.

   
Max Headroom Incident
Per puro caso a qualcuno può tornare in mente il caso dell' Incidente di Max Headroom, il primo atto di pirateria televisiva mai registrato nella storia, trasmesso a Chicago, la sera e la notte del 22 novembre 1987.

    Gli strani e criptici messaggi di un uomo mascherato come il protagonista del telefilm furono mandati in onda in due distinte trasmissioni: la prima all'ora di cena durante il notiziario del canale 9 e la seconda intorno alle 23 sul canale 11 che stava trasmettendo la serie Doctor Who
   Le interferenze, rispettivamente di 25 e 90 secondi furono viste distintamente dagli spettatori che restarono di sasso di fronte ad una serie di criptici messaggi dal contenuto ironico e satirico. Ovviamente i responsabili non furono mai rintracciati.

La Fabbrica di cioccolato, Tim Burton Usa 2005

    Le interferenze, la radio, il panico...
Nel settembre 1994 usciva "What's the frequency, Kenneth?"  il primo singolo dell'album-capolavoro Monster dei R.e.m. Sentire il riff distorto della canzone uscire fuori dalla Jag-stang appartenuta a Kurt Cobain era un richiamo irresistibile per alzare il volume della radio. 
    Ma che cosa dice quella canzone?
Il testo parla di frequenze irraggiungibili, di onde radio e interferenze.
A me è tornato in mente quel racconto di Stephen King nel quale il protagonista era impazzito perché sentiva rimbombare segnali radio nella sua testa a causa di una placca di metallo che aveva nel cranio dopo un incidente. 
 E infatti la canzone parla di uno strano caso di "controllo della mente" tramite onde radio e di un omicidio nel cuore di New York.
    Nell'ottobre del 1986 a Manhattan, il giornalista della CBS Dan Rather mentre rientrava a casa, fu assalito alle spalle, atterrato e colpito più volte da un uomo che gli urlava: "Qual'è la frequenza, Kenneth?". 
    Ad aggredire il giornalista, si scoprirà più tardi, fu un certo William Tager, un folle che si aggirava per i quartieri alti della grande mela urlando strane cose sulla fine del mondo e ripetendo "qual'è la frequenza, Kenneth?". Il fatto, che pure ebbe una certa eco sui media, fu dimenticato fino al 1994, anno in cui l'aggressore fu accusato per aver sparato e assassinato al grido "What's the frequency, Kenneth?" il macchinista della NBC Campbell Montgomery.
Tager fu incarcerato con una condanna a 25 anni.
Quell'interrogativo "What's the frequency, Kenneth?" diventò una frase idiomatica e la vicenda colpì molto Michael Stipe che scrisse la sua hit ispirandosi alle cronache dell'epoca.
    Fu durante la detenzione che l'assassino William Tager confessò al suo psichiatra che la televisione, stava inviando segnali radio nella sua testa, controllandolo giorno e notte.
Si sentiva braccato da continui segnali che lo pilotavano come un automa, facendogli compiere azioni fuori dalla sua volontà e dal suo controllo.
Egli era inoltre convinto che solo disattivando la giusta frequenza si sarebbe liberato dalla morsa del controllo della sua mente.
E si sarebbe liberato da quelle voci nella sua testa.
La sua ricerca furiosa del segnale però lo rese protagonista di un'aggressione e di un omicidio.
Fu rilasciato sulla parola nel 2010. 
Ma ancora non sa qual'è la frequenza...

Contact di Robert Zemeckis, Usa 1997 dall'omonimo romanzo di Carl Sagan del 1985
   Siamo davvero noi a guardare la tv e ad ascoltare la radio? 
A partire dalla prima guerra mondiale e dai primi anni della Guerra fredda, fino quasi ai giorni nostri, centinaia di radioamatori in tutto il mondo hanno ascoltato con curiosità ed attenzione dei particolari e misteriosi segnali in onde corte: le numbers station. 
    Con potenti apparati radio, alle giuste frequenze, in molti hanno classificato una serie di segnali provenienti da ogni parte del mondo. Le trasmissioni iniziano con una melodia, poi una voce recita una serie di numeri e va avanti per ore. A volte i messaggi sono in codice morse, a volte si sentono solo dei fruscii, delle scariche e dei rumori di fondo.
    Una delle più famose è Lincolnshire Poacher che invia il suo segnale presumibilmente dall'isola di Cipro a partire dal 1970. Dopo l'iniziale melodia della canzone folk inglese, parte una voce femminile da un registratore. Il segnale è andato in onda su tre diversi canali fino al 2008, si pensa ad opera dei servizi segreti britannici.
    Dalla Germania dell'est invece arriva la Gong Station. I numeri, recitati ad alta voce da una donna tedesca sono preceduti da un suono di campane e dall'esortativo segnale "Achtung!".
    La più spaventosa è sicuramente la polacca Swedish Rhapsody che dal 1950 al 1998 ha trasmesso, dopo un carillon stonato la voce di una bambina che "dà i numeri" in tedesco con una voce che fa rizzare i capelli in testa (per chi ce li ha ancora tutti). 
    Il fenomeno non è solo europeo ma oltreoceano si è registrata la statunitense Cynthia Station con la ormai consueta voce femminile.
    Dalla Russia invece la stazione militare Uvb-76, chiamata Buzzer Station. La stazione, ancora oggi attiva, trasmette dei ronzii intervallati ad una voce che usa il codice militare russo denominato Monolyth. 
    Quale spiegazione dare al fenomeno?
La soluzione più immediata è quella dello spionaggio bellico.
A confermare questa ipotesi, il caso della stazione cubana Atenciòn al centro di una rete di spionaggio, i cui messaggi furono decodificati a seguito dell'irruzione dell' Fbi nell' appartamento usato come nascondiglio dalle spie. Lì furono trovati i codici per decodificare le cifre numeriche e interpretati una serie di messaggi.
La radio venne silenziata nel 1998. 
    E' questa l'unica soluzione possibile?

Vai alla Parte I
Leggi anche la Parte II
Non perdere la Parte III

CONTINUA...


Nessun commento:

Posta un commento